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Accertamento tecnico preventivo

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Controversi i pareri in merito al ricorso all'accertamento tecnico preventivo ex art. 696 bis. Tale procedura per accertare l'indebito oggettivo operato dalle banche, deve essere intrapresa soltanto quando il Cliente ha una ferma consapevolezza che il saldo indicato in estratto conto non è corretto, poichè è stato inficiato da interessi, commissioni e spese non dovute.

Molto spesso, questa azione si è risolta con un aggravio di costi per il ricorrente, che, convinto delle Sue ragioni, ha dovuto pagare la parcella del legale, i contributi unificati, ed il costoso elaborato del CTU, vedendo dissolversi le Sue aspettative.

È pertanto consigliabile effettuare una consulenza tecnica preventiva, per determinare a priori, l'eventuale entità del possibile recupero. Va, inoltre precisato, che questa procedura, è consigliabile per coloro che non hanno una posizione debitoria in sofferenza, perchè, tale procedimento, normalmente, si conclude in tempi molto brevi, che potrebbero comportare per "il Cliente in difficoltà" l'obbligo "immediato" del versamento della somma dovuta.